L’Associazione StoricaMente è stata costituita nel 2009 per volontà di alcuni soci che a vario titolo avevano già contribuito negli anni precedenti alla realizzazione di importanti iniziative in ambito storico-culturale.
Nasce il 9 settembre 2009, senza scopo di lucro, giuridicamente costituita e retta da un proprio statuto, che prevede un Presidente e un Consiglio direttivo, oltre all’ Assemblea dei soci. La sua Missione: promuovere, incentivare e divulgare ricerche, indagini e studi sulla storia, l’arte, l’ambiente e le tradizioni locali
Quali sono attualmente i temi su cui si sta impegnando l’ Associazione?
StoricaMente nel biennio 2018-2019 ha concentrato i suoi sforzi e la sua attività verso una iniziativa prioritaria: la commemorazione dei 650 anni dalla nascita di Braccio Fortebracci, meglio conosciuto come Braccio da Montone. L’Associazione, unitamente al Comune di Montone e alla Pro Loco, ha varato un programma che nei due anni ha visto la realizzazione di un ciclo di conferenze che hanno toccato diversi aspetti della vita e delle imprese di Braccio e delle compagnie di ventura, oltre all’organizzazione, dal 13 aprile al 2 giugno 2019, di una mostra dell’urna contenente i resti ossei del condottiero. La mostra, che ha richiesto una lunga preparazione ed è stata possibile grazie alla collaborazione e alla sensibilità del Comune di Perugia che detiene l’urna (custodita presso la chiesa di S.Francesco al Prato), ha assunto un notevole valore simbolico per Montone e ha visto una grande partecipazione di pubblico, non solo locale.
Qual’ è stato il contributo dell’Associazione alla crescita culturale della Comunità?
Il contributo principale di Storicamente è stato sicuramente quello di avere risvegliato una memoria storica e culturale, diciamo così, un po’ assopita, visto che l’ultimo importante evento culturale risaliva al 1990 (Convegno internazionale di studi su Braccio e le compagnie di ventura).
Credo anche che un altro merito sia stato quello di aver spostato l’attenzione su altre importanti figure locali (Carlo Fortebracci figlio di Braccio, S.Albertino, Giuseppe Polidori) e su altri periodi storici che non fossero solo Medioevo, così come la valorizzare del patrimonio locale cosiddetto “minore”, come piccole chiese del territorio, la rete dei castelli, i mulini e l’ antico sistema viario.
Tutto questo ha generato un importante coinvolgimento locale, ha consentito l’organizzazione di molte iniziative e ha contribuito anche alla pubblicazione di alcune opere; credo sia poi da sottolineare il dato della partecipazione alle nostre iniziative, sempre nutrita e appassionata, e …credetemi un pubblico composto da un centinaio di persone presenti a iniziative culturali è davvero un bel vedere!
Può ricordare alcuni degli appuntamenti più interessanti?
Oltre agli appuntamenti già ricordati in occasione della celebrazione del 450° della nascita di Braccio, in cui ci siamo avvalsi della preziosa collaborazione della prof.ssa Irace e del prof. Vaquero Pineiro dell’Università degli Studi di Perugia, che hanno visto la partecipazione di importanti studiosi a livello nazionale, vorrei ricordare il ciclo di conferenze del prof. Simonetta dedicate all’ assedio di Montone del 1477 e alla relazione con la Congiura dei Pazzi di Firen
ze, così come le iniziative dedicate al 150° dell’Unità d’Italia e al garibaldino Giuseppe Polidori che partecipò alla spedizione dei Mille. Un ciclo di conferenze sono inoltre state dedicate agli Statuti medievali di Montone, culminate con la pubblicazione nel 2014, in collaborazione con la Deputazione di Storia Patria per l’Umbria, del volume sullo statuto trecentesco di Montone. Nel 2016 è stata rilevante e molto seguita l’esposizione, dopo i lavori di restauro, della pergamena del 1216 (800 anni!), che è anche il documento più antico dell’archivio storico comunale di Montone, un’accordo con il Comune di Perugia che reca il sigillo di Perugia più antico che si conosca.
E quelli del suo prossimo futuro?
Stiamo discutendo in queste settimane il programma per il 2020 ed è prematuro anticiparne i contenuti, ma possiamo dire che stiamo lavorando all’ organizzazione di una mostra tesa a valorizzare una famiglia di pittori montonesi del XIX° secolo, i Migliorati, e alla candidatura di Montone per ospitare la conferenza nazionale di gnomonica, la scienza che si occupa delle meridiane (a Montone ne abbiamo una nella piazza principale).
C’è un tema del programma a cui tiene particolarmente?
Si, quello rivolto ai giovani. Con le poche risorse dell’associazione ci piacerebbe incentivare qualche giovane laureato che voglia cimentarsi con i tantissimi documenti dell’Archivio Storico comunale, che potrebbero rivelarsi fonti preziose per lo studio della nostra comunità e della sua storia. C’è poi da rafforzare, in collaborazione con il Comune e con altre associazioni, la collaborazione con le scuole del territorio per il coinvolgimento dei giovani e degli studenti sul tema della memoria storica che, alla luce di quello che oggi sta accadendo, assume ancora di più un valore fondamentale: il ricordo del passato ci aiuta a capire meglio il presente e a non ripetere gli stessi errori nel futuro.