Teatro dei Burattini – Amato Barbagianni

Colloquio con l’artista Amato Barbagianni, creatore del Piccolo Festival di Burattini ed insieme a lui affrontiamo  gli aspetti più significativi di questa sua attività che ogni volta affascina …

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Colloquio con l’artista Amato Barbagianni, creatore del Piccolo Festival di Burattini ed insieme a lui affrontiamo 

Carrettino burattini depliant HD

gli aspetti più significativi di questa sua attività che ogni volta affascina sempre tutti: bambini e adulti.

 

Da quanto tempo è impegnato in questo lavoro del Teatro dei burattini?

Metà della mia vita: 30 dei miei 60 anni.

 

E’ una passione nata perché ha avuto esperienze con altre compagnie?

Più che altro è stata una scelta obbligata. Oggi è difficile, quasi impossibile fare teatro con compagnie numerose. Non si riesce a coprire nemmeno i costi. Figuriamoci dare un compenso!!!

Con i burattini ho a disposizione una quarantina di personaggi, che non mi hanno mai lasciato solo, mi sono sempre venuti dietro, e, oserei dire, mi hanno anche aiutato a creare storie da far loro

rappresentare. E tutto questo in cambio di una capoccia di legno verniciata e qualche pezzo di stoffa per i loro vestiti.

 

Le storie che racconta sono sue elaborazioni?

In vita mia non ho mai recitato testi che non fossero di mia creazione. Non ci riesco proprio. Sarei un cattivo e indocile attore, sotto un regista.

Anche perché questi testi sono “vivi”, non sono mai gli stessi, cambiano volta per volta, grazie al coinvolgimento e all’ interazione con i bambini.

Si potrebbe anche dire che i miei copioni li ho scritti io assieme ai bambini che hanno assistito ai miei spettacoli.

Inoltre, per quanto possa sembrare strano, io, pur essendo il burattinaio, non sono completamente padrone dei miei burattini. E’ vero che loro ovviamente fanno e dicono quello che io, nascosto dietro la baracca, impongo

loro di dire e fare. Però mi sono accorto che un personaggio, una volta ben definito, obbedisce ad una sua logica interna; in quella situazione deve necessariamente agire e parlare così e solo così. E io non posso cambiare la sua

natura.

Direi di più: lo spettacolo diventa maturo (dopo molte rappresentazioni) quando i burattini agiscono e parlano “spontaneamente”.

E soprattutto quando i burattini coinvolgono e interagiscono con i bambini.

E’ proprio questa la bellezza dello spettacolo dal vivo. Il bambino si deve sentire protagonista, burattino lui assieme ai burattini.  E’ lui che aiuta Pulcinella a sconfiggere i malvagi. Senza di lui Pulcinella non ci riuscirebbe.

La vera difficoltà di un buon spettacolo di burattini consiste nel parlare lo stesso linguaggio dei bambini, che non è il linguaggio degli adulti. E rendere tutto così semplice da poter essere compreso anche da un bambino di tre anni. Ci si arriva dopo molti tentativi e continue correzioni.

Se uno spettacolo piace ai bambini piace anche agli adulti (ma non viceversa). Perché dentro di noi restiamo sempre un po’ bambini, fino a 99 anni e oltre

 

Le storie che presenta quest’anno di cosa parlano?

Vorrei presentare tre spettacoli diversi. Tutti tre con burattini “classici”, vale a dire le maschere della commedia dell’Arte: Arlecchino, Pantalone, Pulcinella e tutti gli altri.

Onestamente il mondo moderno non mi piace. Preferisco essere un burattinaio tradizionale, all’ antica.

I titoli sono:

1) LE DISGRAZIE DI ARLECCHINO

 Arlecchino, con  la sua mania di fare burle, si mette nei guai con la legge e, accusato dal cattivo Capitano di aver rubato i denari e i gioielli del ricco mercante Pantalone, finisce in prigione e rischia di essere impiccato. Ci penserà il suo amico Pulcinella, con il suo faccione rotondo e il suo nasone grosso, a tirarlo fuori dai guai.

2) PULCINELLA E LA PRINCIPESSA CITRULLINA

 

Se il destino di ogni prepotente è quello di trovare un altro ancora più prepotente di lui, come dare una bella lezione al cattivo Capitano? Come aiutare il povero Arlecchino a non perdere il suo lavoro? Come scoprire un bravo giudice? Ad aiutare Pulcinella capiteranno a proposito il ferocissimo pirata Barbariccia e la bellissima, giovanissima, ricchissima principessa Citrullina. Ma chi è veramente questa principessa Citrullina?

3) PULCINELLA E IL DIAVOLO

Il ricco mercante Pantalone, ormai anziano, desidera tanto avere un nipotino o una nipotina con cui giocare. Ma la sua bella figlia Colombina, innamorata di Florindo, è insidiata dal cattivo Capitano. Come favorire il loro amore? E soprattutto: ci si può fidare dei consigli del Diavolo? Apparentemente sì, ma poi succedono grandi pasticci. Ma, si sa, il furbo Pulcinella, ne sa una più del Diavolo.

 

 

 

 

 

 

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