Complesso museale di San Francesco
Montone – Il Museo e la Collezione
Il Museo ha sede nella chiesa e nel convento di San Francesco opportunamente adibiti a spazio espositivo e museale.
Consistente e degna di nota è la cospicua raccolta di opere tessili provenienti dalla soppressione delle corporazioni religiose e conservata, fino alla vigilia dell’apertura del museo, nel monatero di Sant’Agnese a Montone.
Si tratta esclusivamente di parametri e apparati liturgici, tipologicamente vari: prevalentemente piviali, pianete, stole, manipoli, tonacelle, camici, amitti, veli da calice, buste da corporale, tovaglie d’altare, ombrelli da viatico, stendardi processionali, che coprono l’arco cronologico compreso tra i secoli XV e XIX,
Di tutto il patrimonio tessile conservato, solo una minima parte è esposta ed in particolare è degno di nota l’insieme di un pianeta, stola e manipolo in velluto cesellato in seta ed argento, databile tra il XV e il XVI secolo, con galloni eseguiti a telaio in argento lamellare, filato e seta avorio del XVII secolo; un piviale in gros de Tours broccato in seta e oro del XVIII secolo che presenta un ricco decoro costituito da racemi e fiori di peonie, tulipani e rose; una pianeta con stola, manipolo, velo da calice e busta da corporale in damasco broccato in seta e oro dei primi anni del XVIII secolo e stilisticamente legati alla produzione delle sete “bizzarres”.
A questi va aggiunta una considerevole presenza di cosiddetti tessuti “alla perugina” caratterizzati da un tessuto di fondo in lino bianco, ad armatura a tela, sale o ad “occhio di pernice” ed una decorazione in cotone nel caratteristico colore blu indaco concentrata a fasce orizzontali. La bicromia e la tipologia decorativa composta da motivi geometrici, da animali reali e fantastici, da alberi della vita, costituiscono i caratteri fondamentali di questa produzione nata come tessitura prima aristocratica e poi liturgica, a partire dal XIII secolo.
Un esempio di tale tipologia di tessuti si rintraccia nell’affresco la “Natività di Maria” presente nella chiesa di San Francesco ed in particolare nei teli usati dalle ancelle che si prendono cura di Sant’Anna che ha appena dato alla luce Maria.