Bancone dei Magistrati, 1505
Un’iscrizione sulla fiancata destra ricorda che il bancone venne fatto rrealizzare da Stefano Cambi, padre guardiano del convento. Secondo l’uso del tempo, era destinato ad accogliere i magistrati che assistevano alle funzioni religiose. I motivi dell’intarsio sono ispirati alle “grottesche”: le bizzarre composizioni ornamentali di derivazione classica entrate in uso dalla fine del XV secolo, quando vennero scoperte le decorazioni della Domus Aurea neroniana. Erano così definite perché all’epoca della loro scoperta gli abienti della Domus erano ricoperti dal terreno e avevano l’apparenza di grotte.