Rocca d’Aries
A circa 6 Km. da Montone si erge in ottima posizione panoramica e strategica, l’antico fortilizio di Rocca d’Aries . L’etimologia non è definita: per alcuni fu fondata da Dario, nome persiano; per altri dal latino dares = Darete compagno di Enea; per altri ancora Aries = ariete = Montone. La tradizione vuole che da questo fortilizio, sia partita la famiglia Fortebracci per dare luogo all’edificazione di Montone e del loro castello.
Rocca di Braccio
Morto Braccio da Montone, il figlio Carlo, Generale della Repubblica Veneziana, tormentava Papa Sisto IV della Rovere devastando le terre dello Stato Pontificio. Per questo il papa inviò a Montone un suo Legato Lorenzo Giustini con 600 terrazzani (guastatori), che in tre giorni e tre notti distrussero il Castello e la Rocca fatti costruire da suo padre Braccio nel 1478, “…andarono a Montone e distrussero le mura e perfino la casa del Conte Carlo, che era delle più belle e magnifiche d’Italia, fatta da Braccio suo padre …”[P. Pellini, Historia di Perugia, Venezia 1664, vol 2 pag, 769].
Biblioteca Comunale
La Biblioteca Comunale di Montone trova la sua sede al primo piano dell’ex Monastero Benedettino Femminile dedicato a Santa Caterina che sorge sopra le rovine dell’ex Rocca di Braccio Fortebracci, fatta distruggere da Papa Sisto IV della Rovere nel 1478. La Biblioteca fornisce il servizio di scambio interbibliotecario ed possiede un ricco elenco di importanti titoli della storia locale.
Archivio Storico
L’Archivio Storico contiene numerose pergamene, gli “Acta Consilii”, una ricca parte di archivio giudiziario e notarile e, inoltre, le due bolle papali recanti lo stemma di Papa Martino V con cui venne scomunicato Braccio.
Da visitare fuori le mura: Osservatorio Astronomico
Coloti è un antico borgo posto in posizione panoramica presso la valle del torrente Carpina. Il sito, al riparo dall’inquinamento luminoso delle città, è particolarmente idoneo per l’osservazione del cielo e quindi per la ricerca astronomica.
Nel suo complesso l’Osservatorio di Coloti è una delle strutture astronomiche più avanzate esistenti in Italia poiché è stato progettato come osservatorio destinato al funzionamento automatico, cioè senza la presenza dell’osservatore durante la notte. Si è partiti dall’esperienza acquisita con il telescopio robotico già funzionante dal 1994 presso l’Osservatorio di Perugia per anticipare quello che sarà il futuro dell’osservazione astronomica da Terra.
La proposta della realizzazione di un Osservatorio Astronomico a Coloti fu avanzata dalla Regione Umbria agli inizi del 1993 nell’ambito della predisposizione di un progetto, finanziato con fondi CEE, avente come obiettivo il recupero e la valorizzazione ambientale del piccolo borgo.