Situata nella piazza principale del borgo, la chiesa di Santa Croce è di origine monastica e fra le più antiche. Un documento testimonia infatti la donazione nel 1170 del terreno su cui doveva essere costruita dai Benedettini del Monastero di San Bartolomeo di Camporeggiano, derivato dall’altro Monastero più antico di Fonte Avellana, dove visse e morì Sant’Albertino da Montone Priore Camaldolese di Fonte Avellana, invocato come protettore per la guarigione dalle ernie. Il Vescovo Muzi nella sua prima Visita Pastorale accenna ad un’opera d’arte qui contenuta che era “L’Ultima Cena” del fiammingo Dionigi Calvaert, ora visibile in Collegiata.
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