A Montone, alla Chiesa Museo San Francesco il 28 settembre 2019, alle ore 21.00 verrà presentato Il Decameron di Giovanni Boccaccio la raccolta di cento novelle raccontate da dieci giovani novellatori (tre ragazzi e sette ragazze) nell’arco di dieci giornate, che danno il titolo all’opera. Le novelle sono inserite in una cornice narrativa che prende spunto dall’epidemia di peste scoppiata a Firenze nel 1348, per sfuggire alla quale i dieci giovani decidono di soggiornare per due settimane in due residenze nel contado, dove trascorrono il tempo tra balli, canti e il racconto delle novelle.
La novella Frate Cipolla occupa la decima posizione all’ interno della sesta giornata del Decameron, che si tiene sotto il reggimento di Elissa. Il tema attorno a cui s’intrecciano le novelle di questa giornata sono quelli dell’efficacia della parola per sovvertire radicalmente (e con effetti comici) situazioni intricate e contorte, che vengono risolte dai protagonisti grazie ad un utilizzo arguto dell’arte oratoria. Emblematica è in tal senso la vicenda di frate Cipolla, un religioso dell’ordine di Sant’Antonio, congregazione nota al tempo del Boccaccio per i frequenti traffici di reliquie sacre e, più in generale, per un’avidità senza scrupoli. Non a caso, la storia è raccontata da Dioneo, che è tradizionalmente il personaggio della “allegra brigata” cui affidare le narrazioni più comiche e licenziose.